Amarcord, pillole motociclistiche – BMW K1

Prima della BMW S1000rr, prima della BMW R1150s e prima che BMW decidesse di infrangere la sua regola di produrre moto che non superassero i 100Cv la casa mise in produzione la sua prima ipersportiva

La K1!

Se ne vedono poche in giro ed ancora meno con targa italiana dato che la moto si dichiarava ipersportiva ma in realtà risultava una sport touring di alto livello.

In Italia le vendite non furono esaltanti sopratutto perché la moto non rispecchiava le aspettative degli smanettoni nostrani, la moto non superava i 100Cv di potenza e il peso era piuttosto elevato per essere un purosangue.

Tuttavia le doti della moto erano eccellenti per un uso turistico con una carenatura ampia ed avvolgente al punto che i tester che l’ebbero in prova rimasero piacevolmente colpiti e, a memoria mia, uno di essi arrivò a dire che durante un viaggio in Germania con tempo piovoso la carenatura era così ben fatta che durante la marcia non prendeva una sola goccia d’acqua e si bagnava solo agli stop e ai semafori.

Ovviamente capirete che se una moto risulta comoda, ripara dagli elementi e non stanca ( due cose che prima non avevo scritto precedentemente ) di certo non é una sportiva specie se le prestazioni non sono la prima voce dello sviluppo della moto.

Tuttavia la moto risulta ingombrante, pesante e con una linea massiccia…

 

MI PIACE!!!!!!!!

Risulta strano detto da un Ducatista ma la moto proprio mi piace nonostante sia tutto il contrario di come dovrebbe essere una ipersportiva, la linea pur essendo massiccia era piacevole alla vista e dal vivo era meno massiccia di quel che sembra dalla foto ed in sella quando la provai da fermo era comoda.

La BMW fallì l’obiettivo innanzitutto perché era fermamente decisa nel non rincorrere le case giapponesi nella battaglia delle prestazioni assoluti in quanto convinta ( a ragione ) che un tetto di 100Cv fosse più che sufficiente per ogni utilizzo, in secondo luogo non si mise nell’ottica dei modelli ipersportivi privilegiando la fruibilità nella vita di tutti i giorni.

Il risultato fu una moto troppo tranquilla per gli sportivi e troppo sportiva nelle linee per i turisti e quindi il suo fallimento era solo questione di tempo ma il fascino che oggi ispira è eccezionale, e come molti l’ho subito pure io, al punto che oggi è molto ricercata e si paga uno sproposito per averla.

Per la tecnica come al solito vi invito ad una ricerca in rete mentre per capire esattamente il suo fascino vi invito a trovare un proprietario e chiedergli di mostrarvela…non ve ne pentirete!

Anche con questa pillola ho terminato e vi rimando alla prossima.

Silvio Pavan

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Figlio degli anni '70, cresciuto negli '80 e svalvolato nei '90 vivo i '00 con sogni e speranze come molti. Come molti precario e come passatempo ho deciso di scrivere articoli. Nutro molti interessi ma evito di focalizzarmi su uno solo di essi per non divenire cieco agli altri. Tendo a rimanere nella mente delle persone, sia in negativo che in positivo...diciamo che sono una persona che se la incontri non la dimentichi, che sia fortuna o sfortuna saranno i posteri a dirlo!