Amarcord, pillole motociclistiche – Kawasaki GPZ 900R

Ecco un’altra pillola e questa volta parlo di un’icona del suo tempo che ha conquistato numerosi estimatori, me compreso nonostante io sia un Ducatista!

Ecco a voi poche righe sulla Kawasaki GPZ 900r ovvero a memoria mia la prima Ninja ( almeno così era chiamata nel mercato americano ) e quindi la capostipite della famiglia delle supersportive race replica di oggi.

La linea come potete vedere nella foto era molto personale e il potente motore risaltava come elemento principale, le linee erano tipiche degli anni ’80 ed i colori erano azzeccatissimi come le livree, una GPZ non passava inosservata merito anche del film “Top Gun” nel quale appare come mezzo di Tom Cruise

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Nel film non gioca certo un ruolo primario ma il successo del film si rifletté anche sulla celebrità della moto, questo fatto unito all’insieme delle prestazioni e delle linee la rese molto popolare anche perché la moto doveva raccogliere l’eredità della Z900 che era stata a sua volta una moto icona degli anni ’70.

Io la vidi dal vivo intorno ai miei 17 anni e ne rimasi affascinato nonostante il mio amore smisurato per la Ducati, il rumore del motore a memoria era qualcosa di fascinoso e il ragazzo che la possedeva sapeva farci grandi cose.

Come era tipico dell’epoca il faro era quadrato e pur con una linea massiccia la moto era in realtà molto contenuta nelle dimensioni, ho potuto verificarlo di recente grazie ad un giro da un rivenditore che ne aveva una e mi ha concesso di sedermici, la moto ha misure “umane” visto che all’epoca le moto erano progettate per un utente “tappo” visto che l’altezza media era decisamente più bassa e il complesso manubrio-seduta-pedane era a mio parere ben azzeccato.

Come ho già scritto non scriverò i dati tecnici dal momento che sono facilmente reperibili ma semplicemente delle emozioni e la GPZ era un concentrato di queste, nel vederla non si poteva rimanere indifferenti e le prestazioni la rendevano molto desiderata, certo non era la miglior moto in circolazione ma il fascino era da prima della classe grazie a tutti gli elementi citati finora.

I colori erano stupendi e le linee tese e squadrate tipiche degli anni ’80 erano inconfondibili in quanto a modo loro uniche, vi invito a cercarne le immagini per vederne una carellata per vedere le diverse versioni e se ne avete l’occasione di vederla dal vivo non lasciatevela scappare.

Anche questa volta ho finito e vi rimando alla prossima pillola.

Silvio Pavan

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Figlio degli anni '70, cresciuto negli '80 e svalvolato nei '90 vivo i '00 con sogni e speranze come molti. Come molti precario e come passatempo ho deciso di scrivere articoli. Nutro molti interessi ma evito di focalizzarmi su uno solo di essi per non divenire cieco agli altri. Tendo a rimanere nella mente delle persone, sia in negativo che in positivo...diciamo che sono una persona che se la incontri non la dimentichi, che sia fortuna o sfortuna saranno i posteri a dirlo!