Amarcord, pillole motociclistiche – kawasaki ZXR 400


Silvio Pavan

Figlio degli anni '70, cresciuto negli '80 e svalvolato nei '90 vivo i '00 con sogni e speranze come molti. Come molti precario e come passatempo ho deciso di scrivere articoli. Nutro molti interessi ma evito di focalizzarmi su uno solo di essi per non divenire cieco agli altri. Tendo a rimanere nella mente delle persone, sia in negativo che in positivo...diciamo che sono una persona che se la incontri non la dimentichi, che sia fortuna o sfortuna saranno i posteri a dirlo!

Negli anni ’90 quando si parlava di 400 si intendeva una sola moto, le altre non venivano nemmeno considerate e se si parlava di loro lo si doveva specificare, cari lettori ecco a voi un vero mito di quegli anni

zxr400

La ZXR 400!

Esistevano differenti colorazioni e nel corso degli anni il mezzo si è raffinato ed evoluto in maniera costante divenendo la bestia nera e spauracchio delle maxi nel misto oltre che degna rivale delle 250cc a 2tempi che dettavano legge sui percorsi di montagna.

Il Kawa da vera sportiva 4 cilindri aveva un urlo spaccatimpani che allo stesso tempo era una goduria sentire e quando la si vedeva uscire in piega da una curva era uno spettacolo che nemmeno le maxi riuscivano a dare, la cattiveria intrinseca del motore unita ad un look aggressivo e molto personale ( oltre che alla moda ) creavano un mix che non lasciava indifferente ed era apprezzata da tutti gli appassionati.

Intendiamoci, non che la moto fosse priva di difetti ma le sue caratteristiche peculliari e la bellezza statica la rendevano un giocattolino che molti avrebbero voluto, anche gli amanti di altri marchi, proprio perché pur nella sua piccola cilindrata dimostrava di essere tutto pepe.

Tutto questo rendeva la ZXR IL 400 per eccellenza al punto che essa era l’emblema della categoria ed oscurava tutte le altre, tutte queste parole non rendono l’idea di come era vederla dal vivo ed in azione.

Oggi è raro vederne in circolazione ma se dovesse capitare di incontrarne una guardatela ed ascoltate il suo motore 4 cilindri 16 valvole da 60Cv e non ne rimarrete delusi ( almeno a parer mio ) sappiate però che la moto sotto i 6000/7000 giri praticamente non esisteva e che la posizione da vera sportiva non era semplicemente estetica ma di fatto ci si trovava a guidare una moto che non avrebbe di certo sfigurato in una pista.

Con questo vi saluto e vi rimando alla prossima pillola.

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Pillole Motociclistiche


Silvio Pavan

Figlio degli anni '70, cresciuto negli '80 e svalvolato nei '90 vivo i '00 con sogni e speranze come molti. Come molti precario e come passatempo ho deciso di scrivere articoli. Nutro molti interessi ma evito di focalizzarmi su uno solo di essi per non divenire cieco agli altri. Tendo a rimanere nella mente delle persone, sia in negativo che in positivo...diciamo che sono una persona che se la incontri non la dimentichi, che sia fortuna o sfortuna saranno i posteri a dirlo!