I Mondiali sudamericani si sono conclusi. Sono stati senza dubbio i mondiali delle sorprese per diversi motivi. In questa mia analisi, andrò a parlare di questa competizione calcistica, a freddo, senza pregiudizi e soprattutto dal mio punto di vista di appassionato che ha seguito quasi tutte le partite della manifestazione.
L’epopea dei mondiali 2014 inizia nel lontano 2003 quando il paese sudamericano presenta la sua candidatura insieme ad Argentina, Cile ed Ecuador per organizzare l’edizione. Nel 2007 la nazione carioca rimane l’unica candidata rimasta e quindi la votazione è unanime: sarà il Brasile ad ospitare la ventesima edizione del campionato del mondo.
Il 6 dicembre del 2013 si sorteggiano i gruppi. La situazione è quella mostrata in figura. A noi appassionati i giochi sembrano praticamente fatti per certe squadre. Ma incredibilmente questo mondiale ci riserverà sorprese infinite. I tifosi italiani fanno l’errore di sottovalutare eccessivamente il proprio girone, come io stesso feci. Anche le cosidette “grandi” subiranno degli scivoloni. Ma andiamo con ordine.
Il 12 Giugno Brasile e Croazia scendono in campo per dare il primo calcio al Brazuca (il pallone ufficiale). La partita inizia sotto i peggiori auspici. All’undicesimo minuto il difensore brasiliano Marcelo (il sosia ufficiale di Ficarra xD) insacca nella propria rete. E’ il delirio croato. Il Brasile però, anche aiutato molto dall’arbitro giapponese Nishimura, riesce a pareggiare e, successivamente, a vincere, anche grazie ad un rigore inesistente dato a Neymar. La partita si conclude sul punteggio di 3-1 per i padroni di casa e inizia a far nascere dentro il sottoscritto un’antipatia verso la squadra carioca e la certezza assoluta che non avrebbero vinto questo campionato del mondo.
Nell’altra partita del girone il Messico batte prevedibilmente il Camerun per 1-0 con gol di Oribe Peralta.
La sera del 13 giugno 2014 scendono in campo i campioni del mondo della Spagna contro i Paesi Bassi con la quale 4 anni prima avevano vinto la loro prima ed unica finale del Mondiale. Il pronostico sembra scontato dato che gli iberici sono anche i campioni europei in carica e non si vede chi li possa fermare. Io stesso mi sedetti davanti alla TV tifando Spagna e dando per certa la vittoria delle furie rosse. Primo grave errore. Il team di Del Bosque inizia il match trasformando un rigore grazie a Xabi Alonso e portandosi subito in vantaggio poco prima della mezz’ora. Ma qualcosa cambia in fretta e si iniziano a notare gli effetti di una stagione ai massimi livelli per la nazionale spagnola ed i suoi giocatori. Al 44esimo Van Persie riceve una palla alta in mezzo all’area e con un tuffo memorabile la insacca alle spalle di Casillas. Questo goal diverrà un meme ed uno dei più celebri nella storia della competizione.
Nel secondo tempo la situazione diventa sempre più insostenibile e i Paesi Bassi finiscono il match vincendo 5-1. Una vera gioia per gli occhi a parer mio. E’ sempre una soddisfazione vedere un gran numero di gol. Nell’altro incontro del giorno il Cile batte la debole Australia 3-1. Questa vittoria invece è decisamente aspettata.
Il 14 giugno tocca al girone C, il più imprevedibile secondo i pronostici. Nella partita che vede contrapposte la Colombia e la Grecia vediamo una nazionale sudamericana sorprendente che, oltre a stracciare l’avversario, si mostra formata da giocatori molto in forma, tra cui spicca James Rodriguez, il futuro capocannoniere di questi mondiali. Il risultato, netto ed umiliante, è 3-0 per i colombiani. La partita tra Costa D’Avorio e Giappone mostra il calo fisico, mentale ed a livello di gioco degli asiatici, tra i protagonisti assoluti della Confederations Cup 2014 e provenienti da un ottimo mondiale sudafricano. La sconfitta è di misura ma la squadra degli “Elefanti” riesce comunque a convincere di più della nazionale allenata da Zaccheroni. 2-1 per gli ivoriani.
Iniziano anche le sorti del girone D, il nostro. Quello degli azzurri, provenienti da un ottimo europeo e da una non entusiasmante Confederations Cup. Il sottoscritto è convinto della potenzialità della nostra nazionale, per quanto abbia ancora l’amaro in bocca per la mancata convocazione di Giuseppe Rossi. Il nostro esordio è a mezzanotte del 15 giugno ma prima giocano le nostre due compagne di girone, l’Uruguay e il (così ritenuto) materasso del girone, La Costarica. Peccato che i pronostici svaniscano come neve al sole quando i costaricensi strapazzano 3-1 l’Uruguay delle stelle Cavani e Suarez.
Ma noi non demordiamo e a Manaus, nonostante la deludentissima prestazione dell’oriundo Paletta, riusciamo ad imporci 2-1 sugli inglesi, giocando bene e dimostrando sprazzi di luce per le partite future. Da notare sopratutto la rete del primo vantaggio siglata da Marchisio al limite dell’area. Un’altro gol stupendo di questi mondiali.
Il secondo gol lo segna un Balotelli che, per l’unica volta in questi Mondiali, si mostra in forma e pronto tecnicamente.
Il girone E è occupato dai nostri cugini d’oltralpe, loro invece reduci da pessime prestazioni sia in campo europeo che mondiale. Questo potrebbe essere la loro occasione per rialzare la testa e mostrare al mondo la loro presenza, otto anni dopo la mitica finale 2006 in cui soffiammo loro via ai rigori la Coppa del Mondo. Sono nel girone con Svizzera, Ecuador ed Honduras. Le prime due sono le prime ad affrontarsi. Gli Svizzeri, non certo uno squadrone imbattibile, si impongono sui sudamericani nei minuti di recupero ma gli ecuadoregni mostrano le loro caratteristiche offensive anche grazie al fuoriclasse Enner Valencia.
Nella partita dei francesi contro l’Honduras tutti temono l’imprevedibile, anche pensando al risultato sorprendente ottenuto il giorno prima dai costaricensi. Ma in questo caso invece tutto va secondo i piani e gli honduraniani vengono strapazzati dai galletti con una doppietta di Benzema ed un loro autogol. La Francia sembra essere tornata a brillare come otto anni prima.
Si da via al girone F, quello da me soprannominato il girone dei criminali di guerra. Infatti è composto dall’Argentina, in cui tutti ripongono molte speranze, l’Iran, la Bosnia e la Nigeria. Tre squadre non proprio famose per la pacificità dei loro popoli. L’Iran, paese in cui terroristi musulmani e cristiani si fanno guerra da anni, la Bosnia, uno dei paesi più martoriati dalle guerre d’Europa e la Nigeria, i cui abitanti maschi sono spesso accusati (a volte ingiustamente) di crimini e stupri.
L’Argentina delude terribilmente il sottoscritto mostrandosi una nazionale “triste” e priva di vero gioco che vince contro la Bosnia solo grazie ad una rete del solito ed unico Leo Messi dopo essersi portata in vantaggio grazie ad un autogol degli avversari.
Iran e Nigeria, come da copione, danno vita al primo, spento, pareggio di questi mondiali. Il match si conclude 0-0 senza nessuna particolare emozione.
Il gruppo G è quello dei futuri campioni del mondo tedeschi che deve affrontare un Portogallo, dipendente solo ed esclusivamente da Cristiano Ronaldo e lontano dalle glorie passate. Ed in effetti i teutonici riescono a vincere 4-0 contro la squadra Lusitana, mostrandosi convincenti e tecnicamente validi, una delle poche volte del loro mondiale a mio giudizio. Per la squadra tedesca segna una tripletta il giovane attaccante del Bayern Monaco, Thomas Mueller.
Nell’altra partita il Ghana fa una buona prestazione ma viene battuto negli ultimi minuti di gioco da un gol dello statunitense John Anthony Brooks. 2-1 il risultato al fischio finale.
L’ultimo girone è molto interessante sotto ogni punto di vista. Vi si trovano il sorprendente e quotato Belgio, squadra apprezzata dalla critica nonchè da me. Una giovane, fresca e vivace Algeria. La Russia di Fabio Capello. E la Corea del Sud, un’altra protagonista delle ultime competizioni mondiali.
Il primo match è quello tra i belgi e gli algerini. Dopo un iniziale vantaggio degli africani, grazie ad un calcio di rigore magistralmente trasformato da Feghouli, il Belgio non demorde e all’ottantesimo minuto insacca la palla che vale 3 punti dopo il pareggio di Fellaini dieci minuti prima. 2-1 il risultato finale, una partita che di certo non passerà alla storia come la migliore dei Diavoli Rossi ma che li ha comunque visti vincitori.
La partita tra Russia e Corea Del Sud chiude la prima giornata di questi mondiali. Secondo pareggio dei mondiali, un 1-1 privo di vere idee ed iniziativa con una Russia che tenta di imporsi più volte senza riuscire.
SECONDA GIORNATA FASE A GIRONI
Il Brasile prosegue ancora peggio la sua avventura mondiale chiudendo a reti bianche il match contro il Messico. Il Camerun è la prima squadra eliminata dai mondiali perdendo con disonore contro la Croazia che si impone quattro reti ad uno. Nel girone B la Spagna viene eliminata dai Mondiali grazie alla sconfitta contro il Cile, che dimostra tutti i limiti e la stanchezza della nazionale di Del Bosque. Questa eliminazione così sorprendente è un grande trauma per gli amanti del calcio come me che non si aspettavano che tutto quanto di bello visto fino a due anni prima sparisse miseramente. I Paesi Bassi ed il Cile si qualificano agli ottavi con una giornata d’anticipo visto la vittoria dei nederlandesi contro gli australiani.
Il Girone C non riserva niente di memorabile con tutte le squadre ancora in corsa per gli ottavi anche dopo la seconda giornata.
Torniamo al nostro girone. Il girone della forza e della speranza azzurre. Il 19 giugno però tocca ad uruguagi ed inglesi. L’Inghilterra viene nuovamente sconfitta di misura, un 2-1, che la elimina, e che agli occhi di tutti è visto come l’ennesimo fallimento di chi il calcio l’ha inventato.
Il 20 giugno 2014, alle ore 18 italiane, va in scena il match contro il Costarica. Un match che potrebbe catapultarci dritti oltre la cortina dei gironi e farci sognare la coppa, tanto ambita da ormai 8 anni.
Sul campo una formazione rinnovata, per cercare di risolvere i problemi visti nella sfida contro gli inglesi.
Il primo tempo finisce con il Costarica sorprendetemente in vantaggio grazie ad un gol di Ruiz. L’Italia non riesce più a rimediare nonostante gli innesti e perde con lo sgomento di una nazione intera. Io stesso rimasi pietrificato davanti al televisore. I costaricensi intanto esultavano per il loro passaggio agli ottavi, per la seconda volta nella storia. Tutto venne incredibilmente rimandato all’ultima giornata.
Il girone D continua a non riservare particolari sorprese. L’Honduras si complica la qualificazione grazie alla seconda sconfitta, rimediata stavolta contro l’Ecuador. La Francia piega la Svizzera con cinque goal, segnati da cinque giocatori diversi. Gli elvetici controbattono solo con due reti, segnate nei minuti finali del match. I transalpini volano così agli ottavi di finale.
Il Girone E è sempre il meno avvincente. Un gol di Messi allo scadere trascina l’Argentina immeritatamente al turno successivo mentre Odenwingie segna ed elimina l’esordiente Bosnia.
Nel girone F, i futuri campioni del mondo non dimostrano talenti sorprendenti. Il Ghana li tiene più volte in scacco e la partita finisce 2-2 con gli africani molto più meritevoli della vittoria ma che non riescono a dare lo sprint finale per una sorprendente vittoria, dopo che Klose ha rimesso le cose in parità al 72esimo.
Stesso identico risultato tra Portogallo e Stati Uniti con Varela che riesce addirittura a salvare il Portogallo nei minuti di recupero del secondo tempo. I Lusitani arrivano comunque a 6 gol subiti e solo 2 fatti nel corso di questi gironi, una cosa che gli complica non poco la qualificazione.
L’ultimo girone vede il Belgio trascinarsi agli ottavi battendo con un gol di scarto la Russia, mentre la lotta per il secondo posto si vivacizza quando l’Algeria batte 4-2 la SudCorea. Io personalmente ho sempre tifato per gli africani, che hanno una grande bravura ed un gioco di palla veramente delizioso.
ULTIMA GIORNATA FASE A GIRONI
Nell’ultima giornata il Girone A è sistemato così.
BRA 4 (+2) MEX 4 (+1) CRO 3 (+2) CMR 0 [ELIMINATO] (-5)
Il Brasile può permettersi anche il lusso di un pareggio col Camerun siccome le sue dirette avversarie per il passaggio sono una contro l’altra. La Croazia è obbligata alla vittoria mentre il Messico può destreggiarsi anche lui con un pareggio. Il Camerun, ormai fuori dai giochi, potrebbe fare uno sgambetto al Brasile sconfiggendolo e facendolo rimanere secondo nel girone o addirittura non facendolo qualificare in caso di pareggio tra croati e messicani (infatti a parità di punti tra due squadre diventano fondamentale la differenza reti e le reti segnate. Se il Brasile perdesse con almeno un goal i croati sarebbero in vantaggio sotto entrambi gli aspetti). Ma purtroppo non va così. Il Brasile travolge il Camerun, che però riesce a rimanere in pareggio per nove minuti, prima di subire altri 3 goal che chiudono il risultato sul 4-1. Contemporaneamente il Messico travolge la Croazia 3-1. Peccato per gli europei, bravi sino a quel momento.
Il girone A si conclude così
BRA 7 (+5) MEX 7 (+3) CRO 3 (0) CMR 0 (-8)
Nel girone B resta solo da decidere tra Paesi Bassi e Cile chi è la prima e chi la seconda.
NED 6 (+5) CHL 6 (+4) ESP 0 [ELIMINATA] (-6) AUS 0 [ELIMINATA] (-3)
La Spagna riesce a vincere almeno contro gli Australiani 3-0 mentre nello scontro per il primo posto i nederlandesi trionfano negli ultimi minuti con due reti.
NED 9 (+7) CHL 6 (+2) ESP 3 (-3) AUS 0 (-6)
Il girone C è pù equilibrato. Infatti è così composto
COL 6 (+4) CIV 3 (0) GRE 1 (-3) JAP 1 (-1)
Tutto è veramente ancora possibile. La Colombia passa il turno in ogni caso, quasi certamente da prima a meno che la Costa D’Avorio non batta la Grecia con 5 gol di scarto senza subirne. La Costa D’Avorio per passare può vincere o pareggiare. In quest’ultimo caso però deve sperare che il Giappone perda o pareggi o che vinca con un margine di un gol. Alla Grecia serve una vittoria contro la Costa D’Avorio. Nessun altro risultato è ammesso. Anche il Giappone ha bisogno di vincere, sperando nella vittoria della Grecia o di un pareggio, nel quale caso però dovrebbe segnare almeno due goal superando la differenza reti degli ivoriani ed eliminandoli. La Colombia però non ha pietà dei nipponici e li elimina furiosamente dai mondiali dopo che il primo tempo si era concluso in pareggio. 4-1 il tabellino. La Grecia a sorpresa si impone invece sugli Elefanti e vincendo 2-1 con un rigore allo scadere gli ellenici si portano, clamorosamente, agli ottavi di finale.
COL 9 (+7) GRE 4 (-2) CIV 3 (-1) JAP 1 (-4)
Ed infine il 24 giugno tocca di nuovo a noi, gli italiani nella loro missione di non finire come quattro anni prima. Gli azzurri scendono in campo contro l’Uruguay, una partita che va vinta od al massimo pareggiata. L’Inghilterra dal canto suo, è ormai fuori dai mondiali e quindi deve solo impedire che il Costarica faccia punti.
CRC 6 (+3) ITA 3 (0) URU 3 (-1) ENG 0 (-2)
La nostra partita rimarrà famosa per l’arbitraggio indecente di un altro arbitro Moreno. I nostri uomini, rimasti in 10 abbastanza in fretta, per l’ingiusta espulsione di Marchisio, soffrono ed anche grazie ai frequenti fuorigioco di Immobile e Balotelli non riescono a capitalizzare. L’arbitro, inoltre, nel secondo tempo non vedrà un morso dato da Luis Suarez a Chiellini. Il neo attaccante del Barcellona aveva compiuto gesti simili in passato, ma non gli verrà inflitta nessuna sanzione sul momento. Quindi l’Italia fortemente demotivata ed arrabbiata per l’arbitraggio subirà un gol di spalla di Godin che ci farà tornare a casa sul primo volo da Rio. Si conclude con un 0-1 l’avventura degli azzurri, che però non meritavano certo il passaggio agli ottavi dopo quanto visto nei precedenti 80 minuti. Suarez verrà poi sanzionato con diversi mesi di squalifica grazie alla prova TV.
Si spera che il nuovo CT migliori la nazionale.
Intanto il prodigioso Costarica si arrende davanti al catenaccio inglese. Finisce 0-0.
CRC 7 (+3) URU 6 (0) ITA 3 (-1) ENG 1 (-2)
Il girone E termina senza guizzi particolari o partite che rimarrano negli albori dei mondiali. La situazione prima dell’ultima giornata è la seguente. A causa della bassissima media inglese, l’ Honduras è praticamente spacciato.
FRA 6 (+6) SUI 3 (-2) ECU 3 (0) HON 0 (-4)
Il suo scopo per centrare il sogno qualificazione è quello di vincere 5-0 o più sugli svizzeri e sperare che la Francia batta l’Ecuador.
La cosa diventa ancora più impensabile quando una tripletta fulminante di Shaqiri zittisce gli honduregni. Se nello stesso momento l’Ecuador stesse strapazzando i francesi con almeno due reti a zero, i sudamericani centrerebbero l’obiettivo alla faccia dei mangiatori di cioccolato. Purtroppo la partita è sterile e si chiude 0-0 facendo volare la Svizzera agli ottavi di finale.
FRA 7 (+6) SUI 6 (+1) ECU 3 (0) HON 0 (-7)
Nel girone F la situazione è chiara solo per l’esordiente Bosnia che sa già che non vedrà gli ottavi di finale. Le altre squadre possono ancora giocarsela, compresa l’Argentina che ha già il posto assicurato.
ARG 6 (+2) NIG 4 (+1) IRA 1 (-1) BSN 0 (-2)
L’Iran deve semplicemente trionfare contro una mai convincente Bosnia segnando due goal e sperare che l’Argentina si sbarazzi della Nigeria con quanti più goal possibili.
La partita tra le capoliste si dimostra movimentatissima arrivando addirittura ad essere 1-1 dopo 4 minuti. Si va negli spogliatoi con Messi che butta dentro il 2-1 nel recupero e si riprende la partita con i Nigeriani sul 2-2 dopo soli due minuti. Altri tre minuti e l’Argentina passa definitivamente in vantaggio. 3-2 che si protrarrà anche allo scadere. Se nel frattempo l’Iran stesse battendo la Bosnia 1-0 andrebbe a giocarsi gli ottavi di finale…peccato che mentre l’Argentina esulta per il 3-2 il popolo bosniaco sta mantenendo l’1-0 sugli iraniani. Questo vantaggio diventerà un 2-1 all’82…per poi trasformarsi nel definitivo 3-1 un minuto dopo. L’Iran così saluta questi mondiali e la Nigeria passa avanti, seppur sconfitta.
ARG 9 (+3) NIG 4 (0) BSN 3 (0) IRA 1 (-3)
Girone G, è ora dei tedeschi concludere la loro fase a gironi. La lotta per il secondo posto è invece aiutata dalla media goal bassissima del Portogallo che mette in serio pericolo la loro qualificazione.
GER 4 (+2) USA 4 (+1) POR 1 (-4) GHA 1(-1)
Il gioco è semplice. Se la Germania vincesse contro gli Stati Uniti solamente 1-0, un 5-0 del Portogallo o viceversa un 2-0 del Ghana porterebbe una delle due compagini al secondo posto eliminando gli statunitensi. Più goal fa la Germania più ovviamente diventa semplice il lavoro portoghese o ghanese. Stesso discorso se vincessero gli Stati Uniti ma in questo caso con un 1-0 il Portogallo dovrebbe fare 6 goal ed il Ghana 3.
La Germania effettivamente il suo lavoro lo compie battendo proprio 1-0 gli statunitensi con un bel gol di Muller…peccato che il Portogallo non sia in grado di segnare più di tanto e conclude il match solo 2-1 autoeliminandosi insieme al Ghana dalla competizione.
GER 7 (+5) USA 4 (0) POR 4 (-3) GHA 1 (-2)
Infine il girone H. Uno dei gironi meno entusiasmanti della competizione.
BEL 6 (+2) ALG 3 (+1) RUS 1 (-1) SKR 1 (-2)
Russia ed Algeria sono a caccia della vittoria nel testa e testa. La Corea Del Sud deve segnare contro il Belgio e vincere, impresa molto ardua.
Talmente ardua che viene fallita ed il Belgio vince 1-0 mandando a casa i coreani. Contemporaneamente lo scontro al vertice tra Russia ed Algeria finisce 1-1. La Nazionale di Fabio Capello torna a casa, con molto rammarico.
BEL 9 (+3) ALG 4 (+1) RUS 2 (-1) SKR 1 (-3)
OTTAVI DI FINALE
Finalmente il tanto atteso appuntamento è giunto. Le migliori sedici nazionali sono arrivate al rush finale. C’è tanta emozione per vedere chi si meriterà di andare avanti e chi fallirà provandoci.
BRASILE-CILE apre le danze. Le due nazionali fanno un goal a testa ma poi danno vita ad un match sonnacchioso in cui nessuna delle due riesce ad imporsi. Novanta minuti totalmente inutili. Una rete per parte in 32 minuti poi niente di concreto. Si giunge ai tiri dal dischetto. Il Cile sbaglia subito con Pinilla mentre il Brasile insacca. Anche Willian non la mette dentro seguito rapidamente da Sanchez. Marcelo segna il 2-0 brasiliano e Aranguiz risponde col primo rigore dentro per i cileni. Hulk sbaglia clamorosamente e Diaz mantiene in corsa il Cile col 2-2. Per il quinto rigore va Neymar che non sbaglia. Lo fa però Jara, che quindi condanna il Cile e porta i Brasiliani a dei quarti immeritatissimi.
Colombia-Uruguay è subito dopo. E’ la gara che avrebbe dovuto essere nostra. James Rodriguez punisce i punitori degli azzurri eliminandoli giustamente dai mondiali. Al 50esimo è 2-0, che chiude in modo definitivo il match. Il goal è sempre del futuro capocannoniere dei mondiali. Uno dei più belli visti fin qui.
Paesi Bassi-Messico è immobile fino al secondo tempo quando, al 48esimo, Giovani Dos Santos brucia Cillessen. La situazione rimane invariata per tutta la durata del secondo tempo, con l’Olanda che cerca di fare guizzi per rimediare al risultato. Al minuto 88 Sneijder riesce a pareggiare con un immenso colpo di classe. La situazione sembra adatta per i supplementari ma nei tempi di recupero i Paesi Bass si procurano, con sorpresa di tutti, un rigore che dà dubbi a molti. Klaas Jaan Huntelaar si presenta sul dischetto e spiazza Bravo, facendo andare in visibilio una nazione intera. Il Messico esce con sgomento e rammarico.
Costarica-Grecia è la partita adatta a quelli che soffrono d’insonnia. Due squadre completamente nulle. Dopo il vantaggio di Ruiz al 52esimo gli ellenici si smollano completamente e la partita inizia a soffrire d’insonnia. Con grande sorpresa di tutti però Papasthatopolous pareggia al primo minuto di recupero concesso e per quanto nei rimanenti il Costarica provi in ogni modo a rispondere, l’agonia continua ai supplementari. Entrambe le squadre provano il colpaccio ma fino ai rigori non ce n’è per nessuno. Il Costarica li tira sempre nello stesso modo e spiazza per cinque volte il portiere greco. La Grecia si comporta bene ma lo sbaglio di Gekas porta clamorosamente i centramericani ai quarti facendo terminare nel modo più giusto questa partita camomillosa.
Francia-Nigeria è una partita tesa e difficile. Entrambe le squadre colpiscono al meglio delle loro chances. Purtroppo per noi italiani Paul Pogba firma il vantaggio francese che viene aumentato da un autogol nigeriano al 90esimo. I transalpini vanno ai quarti senza merito ne demerito.
Germania-Algeria è una dei migliori ottavi. Gli africani tengono testa ai campioni del mondo e li portano ai tempi supplementari. I tenaci algerini tengono duro e colpiscono a testa bassa fino alla fine, ma la Germania riesce a spuntare anche questa segnando due volte. All’ultimo Djabou segna il gol della bandiera e fa uscire i transmediterranei a testa alta
Guardare Argentina-Svizzera è stata l’idea più sbagliata mai effettuata durante questi mondiali. Entrambe le squadre agonizzano lasciando il telespettatore a morire sulla sedia da dove sta assistendo al match. Una terribile e lenta tortura cinese, che mi fa ancora adesso chiedere con che miracolo l’Argentina mi ha raggiunto la finalissima. Dopo 118 minuti massacranti Angel Di Maria finalmente termina lo show e porta i plateros ai quarti. Mai più partite simili, Mondiale.
Completamente opposta la situazione di Belgio-USA. Partita stupenda in cui entrambe le squadre si prodigano in azioni che portano il calcio ad un livello elevatissimo. Si va ai supplementari dopo essere stati elettrizzati da una partita superfrenetica. Due le marcature del Belgio in questi tempi supplementari. Il portiere degli stati Uniti si arrende dopo numerose e fantastiche parate. Green segna per gli americani ma non riesce a trovare il secondo gol. I mangiapatatine arrivano ai quarti trascinati dal mio tifo.
QUARTI DI FINALE
Il Brasile gioca finalmente la partita della sua vita contro la Colombia. Unico match in cui i verdeoro non hanno niente da eccepirsi. Il gol del 2-0 di David Luiz è l’apoteosi del calcio perfetto. Punizione battuta magistralmente e portiere battuto. Non basta agli spacciatori un gol del capocannoniere James Rodriguez per passare alle semifinali. Cala il sipario, amici.
Tocca al Derby europeo. Si sfidano i francesi ed i tedeschi. I teutonici segnano rapidamente, grazie ad Hummels, e i transalpini non riescono a recuperare. Noi Italiani ovviamente tifavamo per un meteorite 😀
I Paesi Bassi si trovano di fronte il sorprendente Costarica. Entrambe le squadre giocano un ottimo match ma purtroppo la situazione rimane pietrificata a lungo, fino a portare alla cinica lotteria dei rigori. L’allenatore dei nederlandesi utilizza la sua ultima sostituzione alla fine del secondo tempo supplementare per mandare in campo Krul, un portiere famoso per essere un para-rigori. Il Costarica arriva con le migliori intenzioni ma, anche grazie alla sua mania di tirarli sempre a destra, ne sbaglia due e viene così eliminato. Soltanto applausi ed onore, però, per i centramericani.
L’Argentina la chiude dopo otto minuti contro il Belgio. Il mio dispiacere è tanto considerando il mio non amore per l’Argentina di quest’anno e la passione che mi spingeva a tifare i giovani amanti delle patatine, una delle migliori nazionali degli ultimi tempi. Da adesso forza Paesi Bassi.
Le semifinali si aprono all’insegna della goduria più totale. Al Mineirao di Belo Horizonte va in scena Germania-Brasile, una semifinale che ha già delle premesse importanti. Due squadre molto forti e titolate, una con tre titoli, l’altra con cinque. Giocatori con alle spalle anni di carriera e diversi riconoscimenti sia nazionali sia internazionali sia personali. Nel Brasile spicca l’assenza del fuoriclasse Neymar, a cui il colombiano Zuniga aveva spaccato una vertebra durante i quarti di finale.
Nonostante ciò nessuno avrebbe potuto prevedere…questo.
La Germania domina il match, il Brasile sbaglia delle cose che nessuno sbaglia nemmeno nei campetti dell’oratorio. Dopo 29 minuti i tedeschi hanno già segnato cinque goal e ne arrivano altri due nel secondo tempo. Il Brasile riesce solo a segnare il goal della bandiera. Un’intera nazione piange e si dispera per un mondiale tanto voluto, tanto sofferto e tanto cercato conclusasi con la peggiore umiliazione in tutta la storia della Nazionale. Un Brasile che finalmente paga un mondiale vissuto sull’onda della boria, della sufficienza e giocato in un modo completamente non brasiliano. La Germania può finalmente ritenersi soddisfatta.
Paesi Bassi-Argentina arriva fino ai rigori, dove clamorosamente gli europei ne sbagliano due, addirittura Sneijder non realizza il suo calcio di rigore. Ed anche la mia ultima speranza di essere soddisfatto da questi mondiali si infrange.
La finale per il terzo-quarto posto ridimensiona ancora di più i verdeoro. I Paesi Bassi danno le famose tre pere ai brasiliani, l’ultima con Wijnaldum al 91esimo. Il paese organizzatore esce dunque quarto, in un mondiale terribilmente strano e di cui non meritavano nemmeno una virgola. Questa è la definitiva lezione e bagno d’umiltà dei famosi dei del calcio. 0-3 il risultato finale. I Paesi Bassi escono dai Mondiali imbattuti (le sconfitte ai calci di rigore sono pareggi per i registri ufficiali) ma non vincono. Stranissimo caso.
La finalissima, tra Germania-Argentina, è anche essa combattuta. L’Argentina tenta tutte le carte che ha nella manica e la Germania risponde con la forza e la prestanza fisica. E’ un gioco abbastanza teso, la partita è piuttosto interessante ma nello stesso tempo non lascia adito a grandi emozioni. La partita finalmente si sblocca al 113esimo, nei tempi supplementari Mario Gotze segna e regala ai tedeschi il quarto titolo mondiale, raggiungendo il pari con l’Italia.
Così finiscono questi mondiali brasiliani. Vincono i Tedeschi, forti ma non del tutto convincenti. Secondi gli Argentini, tristi e stanchi, con una bassissima media gol. Terzi gli ottimi Paesi Bassi, una nazionale che si mantiene sempre in forma da quattro anni a questa parte. Quarti i padroni di casa, tristi affranti e con il morale sotto i tacchi, sconfitti da un’idea di calcio che non apparteneva loro.
Ci saranno le stesse emozioni anche tra quattro anni? Lo scopriremo solo vivendo, per ora il mio articolo finisce qui 🙂