-Quanto fa il tuo 125?-
-Da depotenziata arrivava a 140 ma dopo che la ho ripo arriva a 160/170! Una forza!-
Inizio insolito ma l’argomento questa volta non è una moto, bensì una spiegazione del come sono oggi una determinata categoria di moto ed intendo dire proprio i 125 come vi avevo accennato in questo articolo. Oggi la legge parla chiaro, i 125 non possono avere più di 15Cv (11Kw) per poter esser guidati dai sedicenni e possono esser riportati a piena potenza ma in questo caso possono esser guidati dai diciottenni.
Ebbene io sorrido quando sento questi commenti al ricordo dei 125 di 20 anni fa, quando la parola d’ordine era “prestazione” e le case investivano in ciò la maggior parte delle risorse ogni volta che si progettava un nuovo modello. Io personalmente ho catalogato i 125 in tre categorie ben precise: La prima le depotenziate, la seconde le full power come le chiamano oggi i sedicenni e per ultima la terza che io chiamo free power, ignoro se anche altri usano lo stesso metodo e quindi provvedo a spiegare la mia suddivisione.
Le prime due categorie sono quelle previste dalla legge vigente e sono spiegate nelle righe superiori mentre quella che io chiamo free power identifica i 125 costruiti prima dell’entrata in vigore della legge nel 1996 e quindi erano progettati per esser altamente prestazionali al punto che in un articolo dell’epoca, Nico Cereghini, avvisò i ragazzi di stare attenti perché le vere maxi moto erano i 125 dato che la loro potenza moltiplicata per 8 (come riferimento usava le 1000) dava valori mostruosi che nemmeno le maxi di oggi riescono a raggiungere visto che si parlava di circa 240Cv/l.
In quegli anni un 125 “polmone” aveva circa 28Cv alla ruota mentre il modello top di Cv ne aveva 31,5 e le velocità dei modelli stradali sportivi partivano dai 155Km/h del polmone fino ad arrivare ai 179,3 del top di categoria. Purtroppo la motivazione che portò il governo a varare una simile legge fu a causa della mia generazione, in quegli anni le morti sulle strade erano molto più numerose di oggi ed oltre la metà dei motociclisti morti risultavano essere ragazzi tra i 16 e i 18 anni, in sella a quei potentissimi missili a 2 ruote che a causa della loro inesperienza li portava ad esagerare con conseguenze di vario tipo e non ultima il decesso.
La legge affossò il mercato dei 125 e case prima in perfetta salute e con un “parco” clienti molto solido si ritrovarono sull’orlo del baratro che spesso portava al fallimento. I sedicenni iniziarono a snobbare il mercato visto che i 125 depo andavano come i 50 elaborati e preferivano aspettare la maggiore età per puntare a mezzi più prestanti. In definitiva la nostra generazione ha causato il declino di un ramo del motociclismo che solo ora pare sulla via della ripresa, non lo abbiamo certo fatto di proposito visto che sono state centinaia di morti annue a portare a quella scelta il governo di allora, ma non posso non sorridere vedendo i ragazzi di oggi che si esaltano per prestazioni che 20 anni fa erano considerate misere.
A nome della mia generazione vi porgo le mie scuse per quanto accaduto. Con questa pillola spero di aver chiarito perché oggi i sedicenni si ritrovano a guidare mezzi con basse prestazioni.