Il Financial Times ha riportato una voce di corridoio annunciando l’arrivo di circa 50 canali YouTube a pagamento. Da parte di Google non c’è stata ancora nessuna conferma, ma invece vi è stata una smentita.
Nonostante ciò è uno degli argomenti più discussi sul web principalmente per due motivi: Lo sbalorditivo basso costo mensile di questi canali e il cambio di filosofia per YouTube.
Canali a pagamento imminenti
Una fonte anonima ha dichiarato l’arrivo di circa 50 canali pay-per-view ad un costo, pensate un po’, di soltanto 2 euro al mese! Inoltre sembra che sia possibile iscriversi anche ad un solo canale o addirittura ad un solo programma.
Questa strategia di YouTube sembra essere volta come risposta ai crescenti servizi di broadcasting online come hulu e Netflix.
Quel che è certo è che YouTube sta mutando completamente la sua filosofia. Ora come ora non si sa se questo evento cambierà YouTube dalle fondamenta però non si può restare indifferenti quando un’azienda passa dal gratuito al pagamento.
Vantaggi e svantaggi
2 euro al mese? Davvero favoloso ma come tutte le cose ci sono delle fregature. Molto probabilmente una volta sottoscritto un abbonamento ad un canale saremo vincolati per almeno 6 mesi. Anche essendo vincolati 2 euro sono sempre 2 euro e attualmente in Italia non vi è un degno avversario.
In Italia non vi è un avversario ma vi è un grande ostacolo. Sto parlando della poca diffusione delle ADSL veloci (almeno 8 Mb/s costanti sono necessari per una visione in FullHD senza rallentamenti o blocchi), quelle che ci sono, invece, sono obsolete.
Gli ultimi dati di SOS Tariffe che risalgono proprio a oggi, 9 Maggio 2013, relativi al quarto trimestre 2012 portano alla luce verità sconcertanti. Sembra proprio che l’Italia nella classifica EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) sia terzultima in fattore di telecomunicazioni. Inoltre l’ADSL Italiana ha una media di circa 4 Mb/s e in Mobile si parla da 1,7 a 3,2.
Questo che cosa comporta? Comporta un grande svantaggio per gli Italiani di usufruire di una televisione online, ma i magnati televisivi del Bel Paese lo sapevano, per questo Sky e Mediaset hanno tariffe molto simili così da spartirsi il mercato in modo tale da crearsi un piccolo monopolio.
YouTube a pagamento? Se qualcuno me ne avesse parlato qualche anno fa avrei subito pensato alla rovina di Internet che già è controllato a dovere figuriamoci se non posso nemmeno ascoltare la canzone appena uscita. Invece ora direi che se Google saprà resistere ai propri regimi (più che evidenti) di innovazione e a non cedere alle pressioni internazionali la pay-per-view online potrebbe essere l’investimento del decennio.
[hr]
Riferimenti: Rapporto sullo Stato di Internet: 4 Mbps la velocità media in Italia