Vince chi smette di odiare per primo

Un amico mi ha chiesto se fossi musulmana. No, non sono musulmana. Almeno, per il principio di ereditarietà che caratterizza le religioni lo dovrei essere, perché mia nonna pregava Allah. In Albania funziona un po’ diversamente. Non tutti quelli che si definiscono musulmani pregano cinque volte al giorno, non tutti vanno alla mecca, non tutti non mangiano maiale. Insomma, l’unica regola vigente sembra essere quella del Bene. Nonna entrava nella chiesa cristiana, e pregava, anche Dio, perché lei mi diceva sempre che non importa come lo si chiama, era sempre lui, che vegliava su di noi. Mia nonna era molto ignorante. Aveva avuto la fortuna di fare terza e quarta classe, che all’epoca volevano dire tante. Sapeva scrivere, leggere, mi raccontava che da bambina i suoi genitori le chiedevano di leggere i giornali, e lei leggeva e si sentiva fiera di saperlo fare, e che i suoi genitori erano orgogliosi uguale.

Mi resi conto di quanto fosse ignorante quando durante una passeggiata, per rompere il silenzio che stagnava, le dissi “guarda, c’è la luna”. Era piena, era bellissima, sembrava una perla. Lei ha alzato gli occhi al cielo, e si è aperta in un sorriso. Ero contenta di avere un argomento da condividere e di cui parlare con lei. Non so parlare tanto bene l’albanese, e all’epoca meno di ora. E se anche l’avessi saputo, il divario generazionale era tale da rendere quasi noiose le cose di cui si parlava. Me ne vergogno, ora. L’avrei ascoltata con più interesse, avessi saputo che sarebbe andata via senza preavviso. “Lo sai che la gente ci è andata sulla luna?”, le dico. Mi guarda. “ahh, che sciocchi! Ma sono caduti! L’abbiamo sentito alla televisione, di tutta quella gente che ci ha provato, ma è caduta.” Ammutolisco. Quella donna che aveva cresciuto 10 figli, e che pregava Dio e Allah in maniera indifferente, pensava che gli uomini cadessero dalla luna.

In Albania convivono più religioni. E’ l’esempio di convivenza pacifica tra religioni più perfetto in assoluto. La verità è che io credo che tutti siano accomunati da un sentimento di devozione verso un papà perfetto, poco importa come lo si chiami o come lo si preghi. Le cose più importanti sono altre. Bisogna mandare avanti la baracca, i figli a scuola, e mettere qualcosa da parte, insomma, che senso ha litigare con uno perchè lui sta col culo in aria a pregare? Ho spesso cercato di giustificare chi fa del terrorismo come ignorante. L’estremista islamico che fa operazioni quali farsi esplodere poco prima dello schianto ad una torre in aereo è un ignorante. Poi la ragione mi delinea due prospettive. Mia nonna pure era ignorante, così come altre persone che vivevano in realtà poco istruite, e, appunto, ignoranti. Non loro. L’altra è sul fatto che è persino sbagliato chiamarli estremisti islamici.

Non fanno terrorismo perché guidati dalla religione, ma per una vendetta che riguarda anni e anni di storia. Secoli di sfruttamento dagli occidentali, secoli di oppressione, secoli di migliaia di morti per mano di occidentali inimputabili, perchè nello scenario geopolitico mondiale, gli occidentali, troveranno sempre il modo di risultare come vittime. Non giustifico la sete di giustizia di queste sette, non giustifico nemmeno i potenti. Non voglio puntare il dito su nessuno, perchè ormai non si riconosce più chi sia il buono e chi il cattivo. I piatti freddi che vogliono servire in una logica contorta e anormale sembrerebbero quasi leciti, quasi voler dire “ben ci sta”, ma in un ragionamento, appunto, idiota. E’ un assurdo circolo vizioso che se alimentato dall’odio delle masse crescerà nel tempo, e no, non si fermerà.

Il blocco del Sud del Mondo consuma rancori su rancori, vendicandosi e attrezzandosi con armi e bombe, contro il blocco del nord. Questi ultimi saranno pervasi da un sentimento di repulsione assoluta verso gli estremisti islamici, poi verso tutti gli islamici, poi verso tutta l’Africa, poi verso tutti gli stranieri, e così finisce che una bambina o un bambino che sia, nei vari step scolastici si ritroverà odiata ed esclusa solo perché di tutto questo meccanismo malato di cui facciamo parte è la vera vittima. Crescerà ed imparerà ad odiare a sua volta, lo farà perchè sentirà alla televisione Salvini che dice “Basta invasione, tornassero a casa, a calci in culo”, e non capirà, neanche studiando la costituzione italiana, o la carta fondamentale dei diritti umani.

Perché alcune vite sono più importanti di altre? Perché sono nata con la pelle scura? Perché mi escludono? Perché mia nonna mi racconta di mondi poveri e qui c’è consumismo fine a sé stesso, egoistico e spendaccione? Crescerà e potrebbe schierarsi. E non sarà dove è cresciuta. Operazione Charlie, Boko Haram, la scuola in Palestina, e quante altre cose di cui i media sono portati a parlare meno, perché fanno meno notizia. Come ogni Social, anche la realtà ha bisogno di una bella immagine profilo. Così, l’attentato al settimanale satirico francese diventa assalto alla libertà di espressione, tutti diventano o Charlie o ahmed, tutti vanno a caccia della verità.

A me, ormai, non importa un cazzo, non mi interessa più se è stato tutto calcolato, se l’intelligence di smart ha solo il telefono, perchè oramai, è ora di smettere, deporre le armi, i vecchi vadano in pensione, ricominciamo da capo, con nuovi volti, che abbandonino sentimenti di rancore legati a storiografie varie. Ormai, è ora di smettere: questa guerra non la vince più nessuno.

É da un po’ che volevo scrivere qualcosa del genere, volevo inserire le parole di una ragazza mussulmana, magari strutturata ad intervista, magari a video, ma non ho avuto la giusta lucidità per cercare di rendere logici i miei discorsi. La riporto interamente, senza badare troppo neanche alla struttura di ciò che scrivo. Perché l’unica cosa che vorrei dopo che avete finito di leggere qui, è quella che proviate a vedere il mondo con altri occhi, quelli della tolleranza, del rispetto. Perché in tutto questo, giuro, io ho paura dell’odio che le persone stanno maturando, ho paura di Salvini che sta portando l’Italia intera ad odiare tutti, imprescindibilmente.


Ho chiesto ad una ragazza cosa ne pensasse e lei ha risposto così:

Sara: Tutto quello che sta succedendo ultimamente è orrendo e dovrebbe farci riflettere … Riflettere sulla direzione in cui sta andando il mondo e sulla direzione in cui sta andando il concetto di umanità … Cos’è l’Islam? Cosa vuol dire la parola Islam … PACE … questo vuol dire … Tutti quei terroristi che uccidono, fanno attentati nel nome dell’Islam sono la vera offesa dell’Islam … In ogni religione uno dei peccati più grandi è uccidere, togliere la vita, che sia la propria o altrui perché la vita è un dono che Dio ci ha dato e che nessuno oltre a lui può togliere … I tre terroristi che hanno ucciso tutte quelle persone a Parigi sostenendo di voler vendicare il nostro profeta (pace e benedizione su di lui), in realtà hanno offeso l’Islam più di quanto non. Abbia fatto Charlie con la sua rivista… L’Islam dice di rispondere alla pace con la pace e all’odio con la pace … È questo l’Islam! Quello che fanno i terroristi nel nome dell’Islam, come dicono loro, non è islam! E questo purtroppo è un concetto che fa fatica ad essere concepito … Ovviamente non appoggio assolutamente Charlie e la sua rivista perché è vero che c’è la libertà di pensiero ma la libertà di ogni persona finisce laddove inizia quella dell’altro. Inoltre mi stupisce il fatto che tutte quelle persone che rivendicano la libertà di pensiero sono proprio quelle che fino a ieri insultavano quelli che la pensano diversamente e questo dimostra quanta ipocrisia ci sia non solo tra le persone, ma soprattutto tra i politici, giornalisti e capi di stato…  Un’altro punto che vorrei fare notare è che sono solidale con i familiari delle vittime, ma vorrei ricordare che ogni giorno muoiono donne, anziani e bambini in Siria e Palestina, ma nessuno ne parla mai … Un esempio recente … I bambini uccisi in Pakistan mentre andavano a scuola? Quante volte se n’è parlato al telegiornale? Una … Due massimo … Non siamo forse tutti uguali? Non valgono forse le nostre vite allo stesso modo? A parole forse sì … Ma, come dimostrano i fatti, concretamente ci sono vite più importanti di altre … Vorrei fare un appello a tutte le persone … Non ascoltate solo i media o le voci che vi arrivano dal vicino di casa o dal barista … Informatevi!  Prima di puntare il dito ai musulmani provate a capire cos’è l’Islam … Il vero islam! Non quello che fanno vedere i media o i terroristi che, sottolineo ancora una volta, NON sono musulmani … Provate a capire quali sono i precetti dell’Islam e soprattutto dialogate con musulmani!  Ci deve essere dialogo! DIALOGO …  non pregiudizi, preconcetti o dita puntate …  Sono italiana di origine marocchine … Sono musulmana e come ogni altro musulmano condanno fortemente ogni forma di terrorismo e ogni terrorista che agisce nel nome della mia religione perché lui (il terrorista) della mia religione non ha capito davvero niente!

La parola islam vuol dire pace ed è di per sé religione e stile di vita. I musulmani, da non confondere con gli arabi, credono in un unico Dio, negli angeli da lui creati, nei profeti grazie ai quali il suo verbo è stato rivelato all’umanità, nel Giorno del Giudizio quando ciascuno di noi verrà giudicato individualmente a seconda del proprio operato,  nell’autorità suprema di Dio sul destino degli uomini e nella vita dopo la morte. Ciascun musulmano deve seguire i cinque pilastri, ossia la fede in un unico Dio e nel suo profeta Mohamed (pbsdl), la preghiera (obbligatoria 5 volte al giorno), la zakat ( aiutare i bisognosi con il 2.5 % del reddito annuale),  il digiuno durante il mese di ramadan e il hajj, ossia il pellegrinaggio (per chi ne ha i mezzi e la possibilità). Il Corano è la fonte primaria della fede e della pratica religiosa musulmana e tratta di ogni argomento ci riguardi in quanto esseri umani; fornisce le linee guida per un comportamento corretto, per una società giusta e per un equo sistema economico.


Questa civiltà è destinata al fallimento, finiremo ad ucciderci l’un l’altro. A me non fotte proprio nulla, ormai, della tavola rotonda dei potenti attuali, di quattro incappucciati che si fanno esplodere in nome di Dio. Non lo fanno per questo. Il loro Dio predica ben altro. Non mi importa più nulla della corsa dei giornali a pubblicare più informazioni possibili, la verità più scottante, prima degli altri, il video più straccia cuore. No. Sono esausta di tutto questo. Vorrei solo che si smettesse di fomentare odio, o non finirà mai, mai. Facciano quello che cazzo gli pare. Ma non tocchino i bambini. Non parlino loro delle loro ideologie malate. Vorrei avere un megafono che dia voce sul mondo e rivolgermi a tutti, per chiedere di smettere. Basta pregiudizi, Basta preconcetti. Questa guerra la possiamo vincere, e vince chi smette di odiare per primo. Sarà lunga, ma deve essere. O ci sbraneremo l’un l’altro senza motivo.

Fabiola Kodra

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Nei miei 19 anni di vita nascondo un senso di nausea e sazietà verso tutto ciò che è banale, passivo ed ignorante, sotto apparente vitalismo e voglia di capovolgere il sistema secondo principi morali ed ideali, in modo da garantire la superficialità alla sola geometria. Arrogante e sensibile, romantica e locandiera, socievole ed asociale, eros e thanatos. Insomma: tutto e niente. Più niente, però.