“Vir’ Napule e po muor”!

Il famoso dialetto napoletano, secondo l’UNESCO, può essere considerato una lingua da preservare e tutelare. Ma raccontiamo un po’ di storia della lingua napoletana. Essa deriva dal latino, e nel corso della storia ha subito varie modifiche dai popoli che hanno dominato la Campania, come gli antichi Greci o gli Americani durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nella prima metà dell’Ottocento, il Regno delle due Sicilie, usava come lingua ufficiale l’Italiano e non il napoletano. Secondo l’UNESCO è un errore liquidare la lingua napoletana come un semplice dialetto. Con questa dichiarazione, l’Organizzazione internazionale, “protegge” coloro che amano esprimersi con la lingua napoletana, non solo in Italia, ma in tutto il mondo.

 

Tre parole che si associano sempre a Napoli sono Pizza, Vesuvio e Mandolino. Tre parole importantissime, forse anche più conosciute dei suoi stessi monumenti, che sono spesso sulla bocca di tutti. Celebre in tutto il mondo è la canzone napoletana che ascolterete in questi video di seguito.

  • O Sole mio – Enrico Caruso
  •  O surdato nnammurato – Massimo Ranieri
  •  Funiculi Funicula – Luigi Denza
  • Napule – Gigi D’Alessio; Lucio Dalla; Sal Da Vinci; Gigi Finizio

 

E concludo questo articolo con il famoso e antico proverbio: “Vir’ napule e po muor”!

Luigi Esposito

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